Colli Piacentini DOC
La denominazione Colli Piacentini DOC è un fiore all’occhiello della produzione vinicola emiliana, riconosciuta ufficialmente nel 1967. Questa denominazione copre una vasta area della provincia di Piacenza, caratterizzata da dolci colline, terreni diversificati e un microclima ideale per la viticoltura. Di seguito, esploreremo le peculiarità di questa denominazione, dai vitigni utilizzati ai vini prodotti, fino alle regole disciplinari che ne garantiscono la qualità.
In quale zona viene prodotta la denominazione Colli Piacentini DOC?
La zona di produzione dei Colli Piacentini DOC comprende le colline della provincia di Piacenza, situate nell’Emilia-Romagna. Le principali sottozone interessate includono aree come Ziano Piacentino, Castel San Giovanni, Carpaneto Piacentino, e Bobbio, ognuna con peculiarità climatiche e pedologiche che influenzano le caratteristiche dei vini.
I terreni collinari, ricchi di calcare e argille, sono ideali per la coltivazione di diversi vitigni, mentre l’influenza del fiume Po e l’aria fresca che arriva dagli Appennini creano un ambiente favorevole per una viticoltura di qualità.
Quali vitigni vengono usati per la denominazione Colli Piacentini DOC?
La denominazione consente l’utilizzo di una vasta gamma di vitigni, suddivisi tra autoctoni e internazionali. Tra i principali troviamo:
- Vitigni a bacca bianca:
- Malvasia di Candia Aromatica (autoctono e protagonista di molti vini della DOC);
- Ortrugo (altra varietà autoctona emblematica);
- Trebbiano Romagnolo;
- Chardonnay.
- Vitigni a bacca rossa:
- Barbera;
- Bonarda (localmente nota come Croatina);
- Lambrusco;
- Pinot Nero;
- Cabernet Sauvignon.
Questi vitigni possono essere utilizzati in purezza o in blend, a seconda delle specifiche del vino prodotto.
Qual è il disciplinare della denominazione Colli Piacentini DOC?
Il disciplinare dei Colli Piacentini DOC regola attentamente i parametri di produzione, dalla resa massima per ettaro al grado alcolico minimo dei vini. Prevede la produzione di diverse tipologie di vino, tra cui:
- Vini fermi e frizzanti.
- Spumanti, soprattutto da Malvasia e Chardonnay.
- Vini dolci e passiti, come quelli ottenuti da Malvasia di Candia Aromatica.
- Vini specifici delle sottozone riconosciute, tra cui:
- Gutturnio (Barbera e Croatina);
- Monterosso Val d’Arda (blend di vitigni bianchi);
- Trebbianino Val Trebbia (blend di Trebbiano, Malvasia e Ortrugo);
- Vin Santo di Vigoleno (Malvasia Aromatica passita, spesso con lunghi affinamenti).
Il disciplinare pone particolare attenzione alle rese, che sono generalmente limitate per garantire concentrazione e qualità. Per esempio, i vini rossi hanno una resa massima di circa 9 tonnellate per ettaro, con eccezioni più restrittive per alcune sottozone.
Quali tipi di vino vengono prodotti per la denominazione Colli Piacentini DOC?
I Colli Piacentini DOC offrono una vasta gamma di tipologie, pensate per soddisfare gusti differenti:
- Bianchi:
- Aromatici, soprattutto da Malvasia di Candia Aromatica, spesso vinificata in versione frizzante o spumante.
- Fermi, dal gusto fresco e delicato, con Ortrugo come protagonista.
- Rossi:
- Gutturnio: prodotto in versioni frizzante, fermo e riserva. È un vino strutturato, spesso con note di frutti rossi e spezie.
- Vini leggeri e frizzanti da Barbera e Bonarda.
- Dolci e passiti:
- Vin Santo di Vigoleno: vino dolce e complesso, spesso con aromi di frutta secca, miele e spezie.
- Malvasia passita, caratterizzata da intensità e profondità aromatica.
- Spumanti:
- Metodo Charmat e Metodo Classico, con una crescente attenzione per la qualità.
Considerazioni finali
La denominazione Colli Piacentini DOC rappresenta un territorio unico, capace di esprimere la tradizione enologica dell’Emilia-Romagna attraverso una gamma diversificata di vini. Che si tratti di un Gutturnio riserva, di una Malvasia frizzante o di un raro Vin Santo di Vigoleno, ogni bottiglia racconta una storia di passione, territorio e artigianalità.
I Colli Piacentini sono quindi una meta imprescindibile per gli amanti del vino, un luogo dove la tradizione incontra l’innovazione, e dove ogni calice riflette l’essenza di un territorio straordinario.