Lazio
La reputazione vinicola del Lazio si basa principalmente sui suoi vini bianchi, i vitigni principali sono Trebbiano, Malvasia di Candia e Malvasia Puntinata.
Tradizionalmente questi vini erano grassi, rotondi, abboccati e destinati al consumo immediato. Oggi gli stili sono più leggeri, asciutti e più briosi grazie ai moderni metodi di vinificazione. Tuttavia sono tuttora pensati per un consumo giovane, caratterizzati dalla loro elevata acidità e una leggerezza che li rende un ideale accompagnamento alla cucina locale. Tagliano la pesantezza di questi piatti, come la porchetta e l’abbacchio.
Il Lazio ospita circa 27 denominazioni DOC, che rappresentano una variegata collezione di vini. Spiccano per profilo le DOC bianche, guidate dal Frascati e dall’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, prodotto intorno al Lago di Bolsena e meno conosciuto sui mercati internazionali.
Ci sono sei IGT. Non sorprende che la denominazione Lazio IGT sia quella più comunemente vista sulle etichette dei vini. I regolamenti di produzione sono più flessibili e sono consentite una lunga lista di varietà di uva, che vanno dalle oscurità locali al Tempranillo spagnolo.
Si prepara anche dell’ottimo vino da tavola. I re bordolesi Cabernet Sauvignon e Merlot competono per la ribalta (a pieno titolo e in collaborazione con il Cesanese locale).
Il Falernum, il grande vino dei tempi antichi, veniva prodotto in quelle che oggi sono le zone della Rocca di Mondragone e del Monte Massico. I discendenti moderni sono di base Aglianico e autoctono Cecubo con alcuni locali Abbuoto e Negroamaro.
Le colline vulcaniche forniscono un’ottima base per la viticoltura grazie al terreno fertile e poroso (ben drenato). Il nutrimento per le uve è fornito da terreni lavici e tufacei, ricchi di potassio. Questo tipo di terreno è particolarmente adatto alle uve bianche in quanto garantisce un buon equilibrio di acidità.
Importante è anche la vicinanza del Mar Tirreno ad ovest; le fresche brezze marine temperano le temperature più asciutte e più calde della costa, mentre la zona montuosa è soggetta a diversi macroclimi pur essendo protetta dagli Appennini dai venti freddi provenienti da nord-est.