Aglianico
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Paternoster Aglianico Del Vulture “Bariliott”
Storia della coltivazione del Aglianico
L’Aglianico ha origini che risalgono ai coloni greci che arrivarono nel sud Italia nel VII secolo a.C. Il nome “Aglianico” deriva probabilmente dalla parola greca “Hellenico,” che significa “greco,” riflettendo le sue antiche radici. Durante l’Impero Romano, i vini prodotti con l’Aglianico erano molto apprezzati, e si ritiene che il famoso vino Falerno fosse prodotto con questo vitigno. Nel corso dei secoli, l’Aglianico ha continuato a essere coltivato, adattandosi bene ai terreni vulcanici e calcarei del sud Italia.
Caratteristiche ampelografiche del Aglianico
Il vitigno Aglianico si caratterizza per grappoli di medie dimensioni, compatti e con acini piccoli, dalla buccia spessa e di colore blu-nero. La foglia è di dimensioni medio-grandi, trilobata o pentalobata, con margini frastagliati. L’uva ha un periodo di maturazione tardivo, spesso vendemmiata a ottobre o novembre, il che permette di sviluppare una buona concentrazione di zuccheri e acidi, fondamentali per la produzione di vini longevi e strutturati.
Principali zone di coltivazione del Aglianico
L’Aglianico è principalmente coltivato in Campania, Basilicata e, in misura minore, in Puglia e Molise. Le due denominazioni più celebri per la produzione di vini da Aglianico sono il Taurasi DOCG, in Campania, e l’Aglianico del Vulture DOC, in Basilicata. Entrambe le aree offrono terreni vulcanici e calcarei che esaltano le caratteristiche organolettiche del vitigno, producendo vini complessi e di grande struttura.
Principali tipi di vino prodotti con Aglianico
I vini prodotti con Aglianico sono noti per la loro intensità e capacità di invecchiamento. Questi vini presentano un colore rosso rubino intenso, spesso con riflessi granati quando invecchiati. Al naso, offrono un bouquet complesso con note di frutta rossa e nera, spezie, tabacco e, spesso, una nota minerale caratteristica. Al palato, sono pieni, tannici e con una buona acidità, rendendoli ideali per un lungo invecchiamento. I migliori esempi possono maturare per decenni, sviluppando ulteriori strati di complessità.
Denominazioni di riferimento del vitigno Aglianico
Le principali denominazioni di riferimento per il vitigno Aglianico includono:
- Taurasi DOCG: Considerato il “Barolo del Sud,” il Taurasi è uno dei vini più prestigiosi del sud Italia, noto per la sua potenza, eleganza e capacità di invecchiamento.
- Aglianico del Vulture DOC: Proveniente dai terreni vulcanici del Vulture in Basilicata, questo vino offre un profilo aromatico ricco e una struttura solida, ideale per l’affinamento in bottiglia.
- Aglianico del Taburno DOCG: Una denominazione emergente che produce vini di grande qualità, con caratteristiche simili a quelle del Taurasi, ma con una freschezza e un’eleganza particolari.
L’Aglianico è un vitigno che rappresenta al meglio la ricchezza vitivinicola del sud Italia, capace di produrre vini di grande complessità e longevità, amati dagli appassionati di tutto il mondo.