Teroldego
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Il Teroldego è un vitigno a bacca rossa dal colore intenso, coltivato principalmente in Trentino, dove è il principale vitigno a buccia scura. Questa varietà produce vini rossi intensamente pigmentati con un carattere intensamente fruttato, uno stile che è diventato una sorta di icona per l’industria vinicola trentina. È morbido e necessita di un invecchiamento minimo, di solito si beve entro tre anni dall’imbottigliamento, anche se può rimanere ben invecchiato fino a 10 anni.
Nelle miscele, aggiunge colore e viene piantato in Toscana, Sicilia e Veneto principalmente per questo scopo, sebbene vengano imbottigliati anche alcuni vini varietali sperimentali. C’è anche una piccola quantità coltivata in Australia, California e Brasile.
Sebbene sia un componente regolare di numerosi vini, esiste un solo DOC per i vini varietali del Teroldego: il Teroldego Rotaliano. Il Campo Rotaliano è una pianura sabbiosa e ghiaiosa storicamente considerata il miglior sito per la varietà. In quanto tale, è una delle poche denominazioni specifiche per sito – e varietà – in Italia.
Il Teroldego è un vitigno antico, coltivato in Italia da centinaia di anni. Sul nome della varietà abbondano diverse teorie, tra cui quella che derivi da Tiroldola, altro vitigno storico.
È stato anche suggerito che il nome sia la forma italiana di “Tirolo d’oro”, in base allo status raggiunto dai suoi vini in tutta Europa nel XVIII e XIX secolo.
Il test del DNA ha rivelato che Teroldego è un genitore di Lagrein e un fratello di Dureza, un genitore di Syrah. Forse è anche imparentato con il Pinot Nero.
Gli abbinamenti gastronomici per i vini Teroldego includono:
• Brodo con pancetta e gnocchi
• Hashish di manzo in scatola
• Cous cous di manzo con uvetta