Toscana
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La Toscana è una delle regioni vinicole più famose e prolifiche in tutta Europa. È meglio conosciuto per i suoi vini rossi secchi a base di Sangiovese, che dominano la produzione. Questi includono Chianti, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano.
Anche il Vin Santo della regione è molto apprezzato, così come i suoi vini passiti da dessert, sebbene questi siano prodotti in piccoli volumi al confronto. I bianchi secchi sono probabilmente meno familiari alla maggior parte dei consumatori, a parte forse la Vernaccia di San Gimignano.
I migliori vini della regione sono ufficialmente riconosciuti e protetti da una serie di 41 titoli DOC e 11 DOCG. Ci sono sei denominazioni IGP / IGT più flessibili, con la Toscana IGT che rappresenta quasi un quarto della produzione totale.
Il clima è un fattore vitale per il successo della Toscana come regione vinicola. Alle zone costiere calde e temperate si contrappongono le zone interne (in particolare quelle delle dolci colline per le quali la regione è così famosa), dove l’aumento della variazione di temperatura diurna aiuta a mantenere l’equilibrio di zuccheri, acidità e aromatici delle uve. Una varietà che prospera particolarmente su questi vigneti collinari è l’uva rossa tipica della Toscana, il Sangiovese.
Vitigni Toscani
Probabilmente la più importante di tutte le uve da vino italiane, il Sangiovese rappresenta circa i due terzi di tutte le piantagioni e l’85% del volume di vino rosso nella regione. È la varietà principale di quasi tutti i migliori rossi toscani. La sua lunga storia e l’ampia distribuzione regionale fanno sì che abbia acquisito vari nomi.
A Montalcino si chiama Brunello, da cui il Brunello di Montalcino. A Montepulciano è conosciuto come Prugnolo Gentile. Sotto il nome di Morellino è l’uva utilizzata per produrre il Morellino di Scansano. Il Sangiovese è presente anche nel Chianti, nel quale si aggiungono piccole quantità di Canaiolo e Colorino, oltre a quantità crescenti di Cabernet Sauvignon e Merlot.
Con l’avvento dei Super Tuscans, i più famosi dei quali provengono da Bolgheri, il Cabernet Sauvignon è diventata una varietà molto più importante in Toscana. Sono presenti anche il Merlot e le altre varietà bordolesi, così come il Syrah (in particolare a Cortona).
Più recentemente ci si è concentrati sulle uve rosse locali trascurate, sia come componenti dell’assemblaggio che per i vini monovarietali. Di questi il Ciliegiolo è il più prominente; qui si ottiene un vino più strutturato rispetto a quanto avviene normalmente nella vicina Umbria. Anche il Pugnitello sta vivendo una rinascita, anche se ancora su scala ridotta.
Il Trebbiano (Ugni Blanc) è la varietà bianca più coltivata, seguita da Malvasia, Vermentino e Vernaccia. Varietà internazionali come Chardonnay, Sauvignon Blanc e Viognier sono piantate in quantità molto piccole, ma sono presenti nei vini bianchi (di solito Toscana IGT) di alcune tenute di prim’ordine nelle denominazioni incentrate sul vino rosso.