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Aprire una bottiglia di vino: la procedura
Sembrerà una cosa banale, ma anche aprire una “semplice” bottiglia di vino può nascondere le sue insidie, oggi ti guidiamo passo passo in questo momento.
Scegliere il cavatappi giusto
Taglieresti il prosciutto con un coltello da pane? Allo stesso modo anche per aprire una bottiglia di vino ti servirà lo strumento adatto.
Eccoci allora a scegliere il cavatappi giusto per te.
Il cavatappi è uno strumento il cui punto centrale è una spirale metallica a vite con la quale è possibile estrarre i tappi di sughero dalle bottiglie.
Nel corso degli anni questo semplice strumento ha preso forme diverse, incontrando anche la tecnologia.
In commercio esistono diversi modelli: dal modello di cavatappi classico, a quello con le braccia laterali e una spirale al centro, che fa anche da apribottiglie, a quello da muro fino al modello elettrico.
In linea generale è meglio evitare i cavaturaccioli che richiedono una trazione manuale, perché richiedendo uno sforzo porta ad agitare la bottiglia rendendo il vino torbido.
Togliere la capsula
Il primo passaggio nell’apertura della bottiglia è quello di aprire la capsula in alluminio che avvolge il tappo. Con la punta del cavatappi (o con l’apposito coltellino presente all’interno di esso), incidi nella parte più alta del collo di bottiglia, facendo una leggera pressione. Fai due movimenti semicircolari, uno dalla parte anteriore e l’altro in quella posteriore, non ruotare la bottiglia, lascia che sia la mano a fare i movimenti. A questo punto elimina l’alluminio e con un tovagliolo pulisci il tappo da eventuali residui.
Estrarre il tappo
Una volta eliminata la capsula, individua il punto centrale del tappo, sarà lì che andrai ad inserire la spirale del cavatappi. A questo punto fai scendere la spirale, il più possibile dritta, per quattro giri (massimo cinque). Mi raccomando, cerca di non bucare la parte inferiore del tappo, rischieresti di far cadere del sughero nel vino.
A questo punto non resta che far salire il tappo secondo le modalità che ogni tipologia di cavatappi prevede.
Anche se ti fossi accorto di aver avvitato in maniera storta, non sfilarlo per riprovare, rischieresti solo che si sbricioli.
L’estrazione del tappo va fatta in maniera delicata ma con un movimento netto. Tieni la bottiglia ben salda, ma senza inclinarla.
Se usi il cavatappi a leva, una volta inserito il tappo, solleva i braccetti e poi, una volta avvitata la spirale in senso orario, spingi verso il basso i braccetti laterali, estraendo il tappo. La forza va esercitata sulle leve, non sulla bottiglia.
Invece, se in casa hai un cavatappi da sommelier, potrai togliere l’alluminio usando il coltellino, per poi aprirlo facendo uscire la vite che andrai ad inserire nel tappo, avvitandola. Infine, facendo leva con l’aletta in una scanalatura sul bordo della bottiglia potrai estrarre molto facilmente il tappo.
Il classico cavatappi “a strappo” andrà usato inserendo la vite, per poi tenere fermamente il collo della bottiglia, per poi tirare via il tappo.
Annusare il tappo
Una volta che hai estratto il tappo annusalo per individuare eventuali odori non gradevoli. Se senti un odore pungente, come di cartoni bagnati, probabilmente il vino saprà di tappo e non può essere consumato. Infine, pulisci il collo interno della bottiglia e passa all’assaggio, prima di versarlo nei calici dei tuoi commensali.
Domande utili
Come aprire una bottiglia di vino invecchiato?
Un vino invecchiato avrà sviluppato, nel corso del tempo, dei sedimenti sul fondo della bottiglia. Per questo è meglio evitare di muoverlo eccessivamente, per non rischiare che questo vada a intaccare la degustazione della bevanda.
è importante tentare di tenere la bottiglia sempre in posizione orizzontale, magari aiutandosi nel passaggio dalla cantina allo scaraffamento usando un cestello in cui tenere il vino in posizione orizzontale. A questo punto procedi alla stappatura, possibilmente lascia la bottiglia nel cestello, per mantenere la posizione orizzontale, ed evitando i movimenti bruschi.
Una volta stappato versa, lentamente, il vino in una caraffa o decanter, dove
Quando il vino è finalmente libero si versa molto lentamente all’interno o della caraffa o del decanter, dove riposerà per un po’.
Per questa operazione può esserti utile una candela da mettere sotto il collo della bottiglia, questo ti permetterà di vedere, in controluce, i sedimenti in movimento e che si avvicinano all’uscita, in modo da bloccarli per tempo. Quando questi sono in uscita, ti basterà inclinare appena la bottiglia per farli tornare all’interno, e riprendere con il travaso.
Come aprire una bottiglia di vino con il tappo rotto?
Si è rotto il tappo mentre aprivi la bottiglia? Niente paura, c’è ancora un modo per salvare il vino e la serata.
Se in casa hai un “cavatappi a lame” o a “doppia lama”, infila per prima la lama più lunga e poi la più corta tra il tappo e la superficie di vetro del collo della bottiglia e prosegui, a questo punto scendi fino a quando il manico del cavatappi non toccherà la bottiglia. Delicatamente e facendo un movimento rotatorio estrai il tappo.
Se, invece, hai un cavatappi professionale, e il tappo è rimasto incastrato nella parte alta della bottiglia, inserisci la punta nel tappo e gira in maniera lenta e senza forza, la vite, fai 4 giri e poi estrai il tappo, sempre con molta attenzione.
Se, la situazione è disperata, ossia non hai un cavatappi a lame o il tappo è rimasto incastrato nella parte bassa del collo della bottiglia, spingi il tappo nel vino. A questo punto potrai scegliere se travasare lentamente il vino in una caraffa o in un decanter, evitando che i residui di tappo scivolino dentro (magari dotandoti di un colino)
Come aprire una bottiglia di vino senza apri bottiglia?
Se non hai un apri bottiglia in casa e nemmeno un vicino che possa prestarlo, puoi tentare con una chiave. Inseriscila in obliquo rispetto al tappo e ruotare leggermente in senso orario, per poi estrarre il tappo quanto basta per sfilarlo con le mani. Se la bottiglia ha un tappo in sughero le probabilità che questo si rompa sono elevate.
Quanto tempo prima di bere bisogna aprire il vino rosso?
Se stai portando in tavola un vino rosso “giovane”, lascia che si ossigeni per 15 minuti, mezz’oretta.
Mentre se servi un vino invecchiato prenditi tutto il tempo necessario, puoi optare tra un’ossigenazione “intensa”, travasando in un decanter e lasciandolo riposare per un’ora; oppure una lunga ma meno “stressante” stappando la bottiglia una paio di ore prima, ma senza metterlo nel decanter.
Come si stappa una bottiglia di spumante?
Per stappare lo spumante non avrai bisogno di un apribottiglie, basterà liberare il tappo dalla gabbia di ferro, tenere il tappo fermo usando pollice di una mano e con l’altra afferrare la bottiglia, ruotandola lentamente, tenere il tappo fermo, facendo leggermente pressione evitando che schizzi fuori e farlo uscire lentamente.