Alexander: ingredienti, ricetta e storia di un cocktail indimenticabile

Il cocktail Alexander è un ottimo dopo cena, perfetto insieme al dessert, una ricetta che ci accompagna da quasi un secolo. Un drink discretamente alcolico che gioca sull’equilibrio della sua miscela che si presenta cremosa, dolce, avvolgente, con un pizzico spicy regalato dalla noce moscata.

Alexander – Storia del cocktail

Già le prime guide di inizio ‘900 citano l’Alexander e le storie intorno alla sua origine sono tante.
I primi ricettari che riportano la preparazione di un cocktail “Alexander” sono il “Jackʼs Manual” di J. A. Grohusko nel 1910, e il “Straub’s manual of mixed drinks” del 1913, ma in questi testi la ricetta è molto diversa da quella attuale, comprendendo l’uso del rye whiskey e Bénédictine. Per leggere per la prima volta l’attuale ricetta dell’Alexander occorre sfogliare il “New bartender’s guide” di Charles S. Mahoney e Harry Montague, risalente al 1914.
Secondo alcune fonti, questo cocktail fu creato al ristorante Rector’s di New York, dal barista Troy Alexander, nei primi anni del ‘900, ispirandosi al vestito bianco della mascotte della Delaware, Lackawanna and Western Railroad, Phoebe Snow. Data la sua somiglianza con un bicchiere di latte, era certamente un ottimo escamotage nell’America del Proibizionismo, dove l’alcool era di scarsa qualità e bere era vietato.

Altri, datano la nascita di questo cocktail al 1922, dove le mani esperte di Henry Mc Elhone al “Ciro’s Club” di Londra, diedero vita a questo after dinner, dedicato al matrimonio fra la principessa Mary e il conte Henry Lascelles, omaggiando il vestito bianco della sposa.

Alexander – Ingredienti

Per poter fare a casa un Alexander avrai bisogno di:

  • 3 cl di cognac
  • 3 cl di panna fresca
  • 3 cl di crema di cacao scura
  • Un pizzico di noce moscata
  • Ghiaccio

Queste dosi si riferiscono ad un singolo bicchiere di Alexander.

Alexander – Ricetta

Bene, una volta controllato di avere in casa gli ingredienti giusti, è arrivato il momento di metterci all’opera con la ricetta dell’Alexander.

Prendi il bicchiere in cui servirai il cocktail e raffreddalo con del ghiaccio.

Riempi uno shaker (ti consigliamo di usare il Boston) con tre cubetti di ghiaccio, versa i tre ingredienti e agita per circa 15 secondi.

A questo punto togli il ghiaccio dal bicchiere e filtrando con lo strainer, versa il tuo drink e grattugia po’ di noce moscata sulla superficie.

Alexander – Le Varianti

Chi vuole gustare “L’original Alexander” sostituisca il gin al cognac.

L’Alexander è un cocktail molto spesso associato al fine pasto e al clima più freddo, ma con le giuste accortezze non c’è motivo per rinunciarvi in estate o per un aperitivo, basterà servirlo con abbondante ghiaccio.

Chi, invece, cerca un momento di relax può provare a usare una tazza e allungare le dosi sostituendo la panna con del latte di cocco (ma anche di mandorla) e aggiungendo anice stellato.

Per una versione golosa, scegliete un buon cioccolato fondente aromatizzato (al rum, all’arancia…) e grattugiatelo finemente, aggiungendo le scaglie di cioccolato sulla superficie del cocktail.

Esistono diverse varianti di questo drink, che puoi trovare sotto diversi nomi:

  • Grasshopper: questa variante è anche classificata tra i cocktail ufficiali IBA e prevede 3cl di crema di menta verde. 3 cl di crema di cacao bianca e 3 cl di panna liquida fresca. Diventando perfetto nelle serate estive.
  • Alexandra: versione particolarmente adatta a chi non ama le spezie, sostituendo la noce moscata con una spolverata di cacao e si usa la crema di cacao chiara al posto di quella scura.
  • Alexander’s Sister: si usa la crema di menta al posto della crema di cacao.
  • Alexander’s Cousin: in questa versione si usa la crema di whiskey, senza aggiungere crema di cacao e panna.
  • Alejandro (o Panamà): in questo cocktail si sostituisce il cognac con il rum.
  • Alexandre: in questa versione si usa il triple sec al posto del cognac. Per un gusto più agrumato.
  • Oleksandr: una versione dal sapore russo, in cui il cognac lascia il posto alla vodka.
  • Iksander (o Coffee Alexander): gli amanti del caffè non possono non assaggiare questa variante, in cui il liquore al caffè sostituisce il cognac (spesso vengono usati prodotti commerciali come il Borghetti)

Alexander – Il Bicchiere Giusto

Non resta che scegliere il bicchiere giusto per il tuo Alexander. Trattandosi di un drink da servire a zero gradi, la scelta ricade sulla coppetta da cocktail. Il gambo permette di tenere il bicchiere in mano, senza andare a influenzare la temperatura della bevanda.

Alexander – Curiosità & Citazioni

Come abbiamo detto, l’origine dell’Alexander è incerta, per questo può capitare di trovarlo anche sotto nomi differenti, come Gin AlexanderPrincess Mary e Panamà (quest’ultimo indica una variante del cocktail, in cui si usa il Rum).

Sono diversi i personaggi a cui si dice che sia dedicato l’Alexander, dal grande condottiero macedone Alessandro Magno, allo Zar Alessandro II di Russia; e, ovviamente, il presunto creatore Troy Alexander, barman al “Rector’s”.

L’Alexander è il drink preferito dai nemici di James Bond (che, come sappiamo, predilige un Vodka Martini: “agitato, non mescolato.”) .

E, così, eccolo protagonista del racconto Risiko nel quale viene usato come “segno di riconoscimento” al bar del Grand Hotel di Via Veneto,nella Roma della Dolce Vita

«… due ore prima si era incontrato con quell’uomo all’appuntamento al bar Excelsior. A Bond era stato detto di cercare un uomo con folti baffi che sarebbe stato seduto da solo a bere un Alexander. Quel segreto segno di riconoscimento aveva divertito Bond. Quella bevanda cremosa, femminile, era una trovata molto migliore del giornale ripiegato, il fiore all’occhiello, i guanti gialli che erano i soliti ritriti segni cui ricorrevano gli agenti… Ma non c’era nessuno con baffi… e su un tavolino d’angolo… ecco l’alto bicchiere a stelo di crema cacao, cognac e panna. Bond si diresse senza esitazione a quel tavolino, scostò una sedia e si accomodò».

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