L’imbottigliamento è una delle attività finali nella produzione di un vino, e non va assolutamente presa sottogamba. Si tratta di un processo che ha regole importanti, sia nelle fasi di esecuzione, che nei tempi in cui eseguirle.
La nostra guida vi illustrerà tutto quel che c’è da sapere sull’imbottigliamento del vino.
Indice dei contenuti
Le fasi dell’imbottigliamento
L’imbottigliamento del vino è la fase finale della vita “in cantina” del prodotto. Il vino “viene alla luce” nella sua forma finale e da qui inizia, o meglio continua, il processo evolutivo che finisce con l’apertura della bottiglia.
L’imbottigliamento è una fase molto delicata anche perché è irreversibile. Non è possibile controllare i fenomeni evolutivi all’interno della bottiglia od intervenire con opportune correzioni.
L’accortezza è necessaria sia nell’assicurare qualità e stabilità al vino prima dell’imbottigliamento che nel garantire pulizia delle bottiglie e qualità dei tappi.
Attività preliminari
Analisi del Vino
Prima di travasare è, innanzitutto, necessario analizzare il vino per verificarne il contenuto alcolico, l’acidità totale e volatile, l’anidride solforosa libera e totale e la concentrazione di ferro, rame, proteine, batteri e lieviti.
Se trovate tracce di proteine ed eventuali cellule di lieviti si può effettuare una filtrazione o un semplice travaso per eliminare i depositi.
Travaso del vino
Il travaso è una operazione enologica fondamentale per la stabilità chimica e biologica del vino e per la sua longevità. Si realizza spostando il vino da un contenitore all’altro per separarlo dalle fecce e dal deposito di vario genere che si forma dopo la fermentazione. In questo modo si pulisce il vino dalle sostanze solide che si depositano sul fondo dei contenitori e da alcuni composti maleodoranti responsabili del cosiddetto “odore di ridotto” che si manifesta con sentori di chiuso, di feccia, ma anche di zolfo e addirittura uova marce.
Come travasare il vino?
Esistono due tipi di travasi, in funzione di quanto si vuole lasciare il vino a contatto con l’ossigeno:
- travaso all’aria: il vino viene travasato con un flusso di tipo turbolento ed esposto all’atmosfera
- travaso protetto: il vino viene travasato con un moto fluido in contenitori chiusi.
Quando travasare il vino?
Generalmente nel primo anno di vita il vino viene travasato quattro volte dopo la svinatura:
- Il primo travaso si effettua tra novembre e dicembre;
- Il secondo tra febbraio e marzo, in modo da precedere il rialzo termico di primavera che comporta una ripresa dell’attività di lieviti e batteri,
- Un terzo travaso si effettua tra giugno e luglio, appena prima del caldo estivo che potrebbe favorire nuove fermentazioni;
- Il quarto, ed eventualmente ultimo, da settembre a ottobre.
Nel caso di vini tenuti in botte più a lungo, nel secondo e terzo anno saranno sufficienti due travasi: uno a fine inverno e un altro a inizio estate.
Scegliere Bottiglie e tappi
La scelta della bottiglia dipende da ragioni estetiche, ma anche tecniche quali:
- Spessore: per la tenuta alla pressione (vale soprattutto per gli spumanti)
- Colore: per la protezione dai raggi ultravioletti. Di solito si consigliano colori trasparenti per i vini da consumare entro l’anno, mentre sono preferibili i colori scuri per i vini dalla struttura più complessa, da far invecchiare in riserva.
- Forma: vale soprattutto per i vini rossi, che necessitano di affinamento e che potrebbero presentare una quantità cospicua di sedimenti. In quei casi si usa quasi sempre la bottiglia bordolese. Altre tipologie famose di bottiglie includono:
- Borgognona: originaria della Borgogna, ha vetro verde o marrone.
- Champagnotta: è simile alla borgognona ma più panciuta e con il fondo rientrante in modo più pronunciato, affinché resista meglio alla sovrapressione del vino spumante. Può essere di colore verde scuro o trasparente.
- Champagne Cuvee: si presenta più larga con un collo più lungo rispetto alla classica Champagnotta.
- Renana: è più alta delle altre bottiglie; ha forma affusolata e vetro trasparente o verde.
- Marsalese: usata per imbottigliare il famoso vino siciliano.
- Albeisa: ha spalle basse e scivolate e vetro scuro; si usa di norma per i vini rossi.
Il tappo è importante, soprattutto per i vini rossi e soggetti ad invecchiamento. In questo caso, è praticamente obbligatorio l’uso del tappo di sughero. Per minimizzare i rischi del cosiddetto “odore di tappo”, è consigliabile adottarne uno di alta qualità, monoblocco e lungo almeno 45 millimetri.
Per i vini imbottigliati da consumare entro l’anno si possono utilizzare anche i tappi sintetici o qualsiasi tappo che eviti il contatto con l’aria.
La Linea di Imbottigliamento
Una linea di imbottigliamento vino completa è attrezzata per compiere i seguenti stadi del ciclo di imbottigliamento: lavaggio, riempimento, tappatura e chiusura, etichettatura e inscatolamento.
Lavaggio delle bottiglie
Per questa fase, esistono due casistiche: bottiglie nuove o bottiglie usate.
Mentre nel primo caso è sufficiente utilizzare una macchina sciacquatrice rotativa per eliminare la polvere, nel secondo caso verrà utilizzata una macchina lavabottiglie che sottopone le bottiglie ad un ciclo di lavaggio di circa 30 minuti che serve anche, tra le altre cose, a staccare l’etichetta.
Riempimento delle bottiglie
La fase più delicata, da essa dipende la stabilità e la corretta conservazione del vino. Le macchine riempitrici variano a seconda del vino da imbottigliare (vino fermo o spumante) e della modalità di riempimento (depressione, gravità, isobarica).
Tappatura e chiusura delle bottiglie
Esistono tre macchine adibite a questa fase:
- Tappatrici: dispongono le bottiglie distanziate su di un supporto a stella, cui sono sovrapposte una o più teste tappanti che inseriscono il tappo;
- Gabbiettatrici: si usano per gli spumanti, inseriscono il classico tappo a fungo e la relativa gabbietta;
- Capsulatrici: hanno lo scopo di proteggere il tappo consentendo comunque il passaggio di aria, di completare il packaging della bottiglia e permettono di inserire il logo della cantina;
Etichettatura
Le etichettatrici applicano sulle bottiglie le etichette autoadesive o con l’ausilio di colla. Le bottiglie vengono poi imballate in cartoni e poste su pallet, tramite confezionatrici manuali o automatiche.
Come conservare il vino?
Il vino andrebbe conservato in cantina, ovvero un locale buio ma sufficientemente aerato e senza odori (benzina, detersivi, ecc), per prevenire la formazione di muffe. Le condizioni climatiche dovrebbero essere costanti tutto l’anno, con una temperatura che si aggira sui 15 °C e un’umidità sul 60-70%.
Le bottiglie destinate all’apertura entro alcuni mesi possono essere conservate anche in posizione verticale, mentre per i vini destinati a lunghi periodi di affinamento è indispensabile che la bottiglia sia conservata in posizione orizzontale.
Quando imbottigliare il vino?
Se il “come” è importante, lo è altrettanto il “quando”. Non potete pensare d’imbottigliare quando pare a voi, ma dovete decidere seguendo alcune regole stagionali e…lunari!
Il periodo migliore per imbottigliare
I periodi migliori per l’imbottigliamento sono il mese di Marzo e il mese di Settembre per i vini giovani, mentre i vini invecchiati per più di due anni possono essere imbottigliati in ogni periodo dell’anno, ma sempre in una giornata piuttosto soleggiata, non troppo fredda e in assenza di vento.
La scelta tra il mese di Marzo e quello di Settembre dipende dal fatto di voler imbottigliare un vino da consumare entro un anno dalla vendemmia (meglio Marzo) o entro due anni (in tal caso meglio Settembre).
Imbottigliamento vino: fasi lunari
Anche se può sembrare pittoresco, la scelta della luna invece è un fattore importantissimo nella tradizione poiché le fasi lunari influenzerebbero significativamente alcune caratteristiche del vino.
La scienza nega qualsiasi correlazione tra la luce del sole riflessa sulla luna e la qualità del vino, tuttavia la tradizione permane e viene adottata comunemente.
Di seguito alcune linee guida tuttora valide:
- A luna nuova si consiglia di non imbottigliare o travasare alcun tipo di vino in nessun mese dell’anno
- Il primo quarto di luna è il periodo migliore per imbottigliare i vini frizzanti
- Durante la luna piena si può imbottigliare qualunque tipo di vino
- In fase di luna calante è preferibile imbottigliare i vini destinati a un lungo invecchiamento e i vini dolci
Calendario Imbottigliamento Vino
Vediamo le date da segnare per l’anno 2022
Vini Frizzanti
gennaio | dal 9 al 17 gennaio |
febbraio | da 8 al 15 febbraio |
marzo | dal 10 al 17 marzo |
aprile | dal 9 al 15 aprile |
maggio | dal 9 al 15 maggio |
giugno | dal 7 al 13 giugno |
luglio | dal 7 al 12 luglio |
agosto | dal 5 al 11 agosto |
settembre | dal 3 al 9 settembre |
ottobre | dal 3 all’8 ottobre |
novembre | dal 1 al 7 novembre |
dicembre | dal 1 al 7 dicembre |
Tutti i tipi di vino
gennaio | dal 18 al 24 gennaio |
febbraio | dal 16 al 22 febbraio |
marzo | dal 18 al 24 marzo |
aprile | dal 16 al 22 aprile |
maggio | dal 16 al 21 maggio |
giugno | dal 14 al 20 giugno |
luglio | dal 13 al 19 luglio |
agosto | dal 12 al 18 agosto |
settembre | dal 10 al 16 settembre |
ottobre | dal 9 al 16 ottobre |
novembre | dal 8 al 15 novembre |
dicembre | dal 8 al 15 dicembre |
Vini da invecchiamento o dolci
gennaio | dal 25 al 31 gennaio |
febbraio | dal 23 al 28 febbraio |
marzo | dal 25 al 31 marzo |
aprile | dal 23 al 30 aprile |
maggio | dal 22 al 30 maggio |
giugno | dal 21 al 29 giugno |
luglio | dal 20 al 27 luglio |
agosto | dal 19 al 26 agosto |
settembre | dal 17 al 24 settembre |
ottobre | dal 17 al 24 ottobre |
novembre | dal 16 al 22 novembre |
dicembre | dal 16 al 22 dicembre |
[…] esterni, e nella coltivazione delle piante, nella raccolta, per la spremitura, i travasi e l’imbottigliamento si segue il calendario […]