Lo Zibibbo o Moscato di Alessandria, è in realtà d’importazione probabilmente araba: il suo nome deriva dall’arabo Zabib che significa uva secca. Questo vitigno ha trovato a Pantelleria il suo habitat ideale. Queste uve vengono utilizzate prevalentemente per produrre il famoso Moscato di Pantelleria nelle sue diverse versioni, conferendo ai vini tratti aromatici caratteristici e singolari.
Vitigni: una guida a tutti i tipi
Quando parliamo di vitigni, ci riferiamo alle varietà d’uva esistenti in natura. In generale, ogni vitigno è più o meno legato ad un particolare territorio (o a un microclima) che ne ha garantito la massima qualità produttiva.
Classificazione dei Vitigni
I vitigni si possono distinguere per differenti forme e colori dei chicchi di uva, del grappolo e delle foglie, oltre che per differenti periodi di maturazione e soprattutto per le diverse caratteristiche organolettiche dei vini da essi ottenuti.
In generale, i diversi colori degli acini sono:
- bacca bianca
- bacca rosa
- bacca grigia
- bacca nera
Tuttavia, questa catalogazione cromatica non è realmente significativa, se non per comprendere il color del vino derivato.
Le principali categorie di vitigni vengono infatti distinti in base alla territorialità.
- Vitigni autoctoni: sono quelle uve che hanno un forte legame storico con un territorio (limitato) dove vengono coltivate. Ogni vitigno autoctono presenta una sua caratteristica e una distintiva forma e colore del grappolo, del chicco e delle foglie e conferisce al vino, da esso ottenuto, alcune caratteristiche organolettiche ben precise e tipiche.
- Vitigni locali: sono vitigni diffusi in una zona più ampia della categoria precedente, che mantengono un forte legame storico con il territorio, ma magari si sono diffusi anche in zone diverse da quella originaria.
- Vitigni nazionali: sono uve originarie di una data regione che poi successivamente si sono diffuse in un’area molto più vasta del nostro Paese, fino talvolta a coinvolgere quasi tutta la Penisola fino a comprendere quasi tutto il territorio nazionale.
- Vitigni internazionali: sono quei vitigni, spesso di origine francese, che si sono diffusi in tutto il mondo grazie alla loro versatilità e adattamento alle diverse condizioni ambientali. La loro fama e notorietà deriva dal fatto che il mercato mondiale del vino è stato inizialmente impostato dai produttori Francesi, anche se ora non è più così. Questi vitigni danno origine a vini che, assieme alle caratteristiche varietali che li contraddistinguono, sommano delle caratteristiche tipiche del terroir nel quale vengono allevati. A loro volta queste possono derivare da fattori climatici o di composizione del terreno, oppure da fattori umani come la tradizione e le usanze in termini di coltivazione o processi enologici.
Un discorso a parte, scevro dal territorio, lo meritano i cosiddetti Vitigni aromatici, caratterizzati da note olfattive particolarmente intense e caratteristiche, che si riscontrano anche nelle bacche mature del vitigno in questione. Queste note olfattive sono dette profumi primari. I Profumi primari si trovano appunto già nell’uva e caratterizzano il vitigno. Ad esempio note di muschio e salvia caratterizzano i Moscati, agrumi, pesche ed albicocca le Malvasie aromatiche, e così via.
Le famiglie dei Vitigni
Le famiglie di Vitigni sono gruppi di varietà di vite costituiti da vitigni affini per origine, genetica o geografica, accomunati da similitudini anche nel nome e spesso coltivati nelle stesse zone.
Ecco una lista sommaria di alcune delle più famose (e ramificate) famiglie di vitigni esistenti:
- Corvine
- Greci
- Groppelli
- Incroci Manzoni
- Lambruschi
- Moscati
- Malvasie
- Refoschi
- Schiave
- Trebbiani
- Vernacce
Vitigni Italiani
La nostra Penisola ha sempre potuto vantare una straordinaria varietà di vitigni autoctoni e locali. Nei secoli passati ce n’erano migliaia, purtroppo la diffusione della filossera, insetto distruttivo della vite, ha interamente sterminato alcuni vitigni.
Ne abbiamo comunque ancora moltissime varietà, qui passeremo in rassegna le più note o degne di menzione.
Bianchi
Falanghina
Questo vitigno bianco tipico della Campania è famoso per entrare nella vinificazione di tutti i maggiori vini bianchi della regione. In aggiunta ad altre uve, forma vini bianchi dal profumo vinoso e gradevole e dal sapore asciutto e sapido.
Greco
Come dimostra il nome, è un vitigno di origine greca, coltivato soprattutto in Campania (Greco di Tufo), in Calabria (Greco Bianco o Cirò Bianco). I vitigni Grechetto e Grecanico mostrano molte similitudini.
Grignolino
Viene vinificato in quasi totale purezza. Produce vini chiari e delicati. E’ un vitigno diffuso in Piemonte oggi non molto coltivato per via della sua alternanza produttiva (un tempo assai diffusa).
Maceratino
Il vitigno viene coltivato da secoli nelle Marche e, in particolare, nel Maceratese, da cui ne deriva il suo nome.
Uva a bacca bianca, offre rese elevate e costanti e una notevole facilità di coltivazione grazie ad una sua estrema adattabilità sia alla natura del terreno che alle diverse condizioni ambientali di clima e di esposizione.
La pianta da un vitigno giallo paglierino piuttosto pallido. Al naso appare solo lievemente profumato, mentre al palato è neutro, sapido, asciutto, con poco corpo.
Moscato d’Asti
E’ sicuramente una delle varietà più pregiate ed antiche del mondo. Il vitigno è famoso soprattutto perché dà vita al famoso vino spumante (ma anche a vini dolci liquorosi). Originario del Piemonte, un tempo veniva anche utilizzato come base per i vermouth.
Nosiola
E’ il più antico vitigno bianco del Trentino. Di colore giallo, a volte molto intenso e tendente al verde, ha un gusto piacevolmente fresco, fruttato e leggermente aromatico.
Passerina
Pianta autoctona del sud delle Marche, l’uva passerina è resistente e produttiva, la sua maturazione è tardiva e i suoi acini, di colore bianco, si presentano di piccole dimensioni. Il vitigno da un vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati.
Al naso è fruttato con note di frutta tropicale e floreale con note di ginestra, pino ecc. E’ provvisto di una buona acidità ed ha una polpa particolarmente gustosa. E’ prodotta nelle versioni ferma, frizzante e passita.
Pecorino
Il vitigno è una pianta autoctona delle Marche, in particolare delle aree del Piceno. Predilige i climi freschi ed il suo nome deriva dal fatto che i luoghi in cui veniva coltivata erano collinari, gli stessi in cui era ampiamente diffusa la pastorizia.
Vitigno a bacca bianca è di maturazione precoce. Dall’uva Pecorino si produce un vino dal colore giallo carico, con riflessi verdolini, con buona mineralità ed acidità, che vengono in parte nascoste dalla buona morbidezza.
I profumi sono di pera William e anche al gusto abbiamo l’identico richiamo.
Pinot Bianco
E’ coltivato in tutta Italia e si confonde molto spesso con lo Chardonnay. Originario della Germania, è un’ottima base per gli spumanti. Diffuso soprattutto in Lombardia, Veneto, Trentino, Alto Adige, Friuli.
Pinot Grigio
Sempre più popolare in Italia, il Pinot grigio è di origine francese ed è soprattutto sviluppato nel Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige. Assume una tonalità ramata. Se è vinificato in bianco dà un vino paglierino.
Prosecco
E’ un vitigno bianco che dà origine assieme a Pinot Bianco, Riesling Italico e Verduzzo, al vino omonimo. Molto conosciuto ed apprezzato sin dall’antichità dà vini tranquilli (delicatamente profumati), frizzanti o spumanti. E’ diffuso soprattutto inVeneto. E’ la base di uno degli spumanti italiani di maggiore successo.
Ribolla
Antico vitigno autoctono friulano a frutto bianco, recentemente rivalutato ed inserito nell’ambito della Doc Colli Orientali del Friuli. Produce un vino dal sapore asciutto, vinoso, fresco ed armonico. I vini ottenuti con questo vitigno sono il Colli Orientali del Friuli ed il Collio Goriziano.
Riesling
E’ diffuso in Trentino Alto Adige. Le varietà più note sono il Renano e l’Italico. E’ una delle uve bianche più nobili. Nel vino bianco dà grande finezza ed è anche un’ottima base per lo spumante.
Tocai
Vitigno a frutto bianco diffuso particolarmente in Friuli, Veneto e Lombardia orientale, dal quale hanno origine ben 12 vini doc. il vino è color paglierino carico, con prufumi di mandorla e fiori. Di buona struttura.
Trebbiano
Del Trebbiano abbondano ancora le vigne italiane, ma anche francesi, tanto che è il vitigno più coltivato al mondo. E’ un vitigno bianco classico usato nella composizione del Chianti (ormai però sono pochi i vignaioli che usano questa pratica). In purezza, produce vini magri e neutri che ben si combinano con varietà aromatiche.
Verdicchio
E’ la principale uva bianca delle Marche. Colore paglierino e profumi delicati ed ha un giusto fresco, piacevole, dal retrogusto amarognolo.
Vermentino
Il vermentino è un vitigno giunto in Liguria dalla Spagna nel 1300. Ben adattato alle caratteristiche locali produce uve bianche di pregio che entrano nei vini delle Cinque Terre. Bene anche la Sardegna. Dà vini freschi, delicati, moderatamente aromatici.
Vernaccia di San Gimignano
E’ un antico vitigno usato per il bianco nella storica città toscana ed in Sardegna ad Oristano per un vino da dessert tipo sherry.
Zibibbo
Rossi
Aglianico
E’ un aristocratico vitigno rosso di origine ellenica e dà origine al campano Taurasi e all’Aglianico del Vulture. Molto diffuso in Basilicata, nel Vulture. L’omonimo vino presenta un gusto secco e robusto. Può essere anche invecchiato o spumante.
Aleatico
E’ un vitigno aromatico a bacca nera con un caratteristico colore blu – vermiglio. Predilige i terreni collinari, ben esposti e climi caldi e non ha un’abbondante produzione.
Il vitigno da vini di qualità sia secchi che dolci. Presenta un colore rubino, profumo intenso, fruttato e tendente alla confettura con la maturazione del vino nel corso degli anni. Al gusto è morbido, dolce e leggermente astringente.
Barbera
Vitigno a frutto rosso da cui si ricava il vino omonimo nativo del Piemonte, diffuso soprattutto nell’Italia del Nord, dove dà origine a ben 7 diverse Doc, di cui 3 in Piemonte (Barbera d’Alba, Barbera d’Asti, Barbera del Monferrato). Il barbera dà vini rossi tannici, corposi e ricchi di acidità.
Brachetto d’Acqui
E’ un vitigno originario della Provenza e diffuso in Piemonte. Si vinifica maggiormente in purezza (con lo stesso nome) dando origine a vini rossi amabili e frizzanti intorno ad Acqui e Asti.
Cannonau
Nativo della penisola iberica, ha trovato in Sardegna un habitat ideale diffondendosi in ogni angolo dell’isola. Si ottengono vini secchi o dolci di notevole carattere.
Cesanese
Vite a bacca rossa autoctona della zona intorno a Roma.
Corvina
E’ il vitigno che dà origine soprattutto al Valpolicella e all’Amarone. Ha colore intenso, ricco di frutto, è tannico.
Dolcetto
Presente sin dal 1300 nelle Langhe, viene vinificato in molti vini tra cui il Barbera del Monferrato, il Dolcetto d’Acqui, il Dolcetto di Ovada ed il Dolcetto d’Asti. Dà vini rossi asciutti (contrariamente al nome), morbidi, gradevoli, profumati.
Gaglioppo
Varietà a bacca scura diffusa in Abruzzo, Marche, Umbria e Calabria. In Calabria costituisce una componente fondamentale del Cirò.
Lambrusco
Sebbene di origine antichissima, il Lambrusco ha sempre stentato ad essere ben conosciuto ed apprezzato fuori dalla sua zona di produzione, cioè nelle province di Reggio Emilia e di Modena. Dalla spuma vivace con sentore di violetta.
Montepulciano d’Abruzzo
Varietà scura dominante in Abruzzo, che sta guadagnando favore anche in altre regioni per i buoni varietal ed in uvaggi. Dal Montepulciano si ricava un vino strutturato, ricco di colore, profumo fruttato.
Nebbiolo
E’ uno dei vitigni più antichi: risale al 1200. E’ il nobile progenitore dei più grandi rossi piemontesi – Barolo, Barbaresco, Gattinara – e di una schiera di altri vini in Piemonte, Lombardia (Valtellina) e Val d’Aosta. Si vinifica in purezza.
Negroamaro
Varietà della Puglia che domina i grandi rossi della penisola salentina e del Sud. Di origine greca, per troppo tempo, purtroppo, considerato soltanto vino da taglio.
Nero d’Avola
Conosciuto in Sicilia come base del Cerasuolo che di altri vini da tavola. E’ il miglior vitigno dell’isola che dà un vino strutturato, dai sapori e profumi intensi, adatto al lungo invecchiamento.
Primitivo
Base di vigorosi vini pugliesi da tavola, da dessert e da taglio, è imparentato con il famoso californiano Zinfandel.
Refosco
Vitigno a bacca scura. In Friuli produce vini vigorosi. La sottovarietà più fine è detta Refosco del Peduncolo Rosso. In genere da vini di colore carico, aromi di prugne e mandorle, corpo medio e forte acidità.
Sangiovese di Romagna
Ha antichissime origini in Emilia Romagna viene vinificato in purezza producendo un vino rosso omonimo dal gusto un po’ ruvido.
Sangiovese di Toscana
E’ un vitigno rosso molto diffuso. Diverso dal Sangiovese di Romagna, rappresenta la base di tutti i rossi toscani (Brunello e Rosso di Montalcino, Chianti, Nobile di Montepulciano …). Dà un vino di colore rubino, profumi di frutti rossi, molto strutturato e capace di invecchiare.
Uva di Troia
E’ un buon vitigno rosso diffuso nelle province di Bari e Foggia. Entra come base per la vinificazione di molti vini doc come il Rosso di Canosa, il Cacc’e mmitte di Lucera e l’Orta Nova.
Vitigni Internazionali
Bianchi
Malvasia
E’ il nome di una vasta gamma di vitigni dell’Europa del Sud (che possono essere sia bianchi che rossi). Le varietà bianche sono coltivate in tutta Italia, specialmente nel Lazio (Frascati, Est Est Est …). Vitigni con questo nome si trovano in tutte le regioni, usati per vini secchi e dolci, tranquilli e frizzanti.
Sauvignon Blanc
Nativo di Bordeaux, è diffuso nei Colli Orientali del Friuli, nel Goriziano sino al bacino adriatico. Molto diffuso ed apprezzato, produce un omonimo vino bianco, con caratteristiche di buona struttura, elegante, morbido e con profumo inconfondibile di erba.
Rossi
Cabernet
E’ un vitigno originario di Bordeaux. Il Cabernet sta guadagnando terreno in molte aree d’Italia sia come varietal che in uvaggi. E’ l’uva di alcuni grandi rossi del mondo. Il vino ha profumi erbacei, tannicità e struttura.
Merlot
E’ un vitigno rosso originario di Bordeaux, ma è estremamente popolare. E’ uno dei vitigni più usato in Italia, sia per gli uvaggi (il classico complemento è il Cabernet) che in purezza. Dà origine all’omonimo vino dal gusto secco.
Pinot nero
Originario della Borgogna, il pinot nero è un vitigno difficile da lavorare ma può dare rossi di grande stoffa ed eleganza. E’ un vitigno molto diffuso nell’Italia del Nord. Può essere vinificato sia bianco (ottima base per gli spumanti) che rosso ed entra nella composizione di molti altri vini tipici locali.
Syrah
Vitigno a bacca scura. Dà vini di gran classe, speziati, di colore intenso e struttura complessa che si giovano dell’affinamento in botte. In Italia si trova in Sicilia dove viene vinificato in purezza o tagliato con il Nero D’Avola.
Traminer
Di origini asiatiche, è famoso soprattutto per un suo clone, il Gewurztraminer, che ha grande notorietà in Francia. Dà vini ricchi di profumi, eleganti e freschi.
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